Donna osserva delle protuberanze sul pube

Sulla vulva può spuntare di tutto: in fin dei conti, è una delle parti più sensibili del corpo. Parliamo di alcuni dei disturbi più comuni, come il prurito, la comparsa di sfoghi, brufoli e dermatiti attorno all’area vaginale, così se dovessi notare qualcosa di strano saprai già di che si tratta.

È normale dare un’occhiata alla V-Zone (la vagina, la vulva e l’area a forma di V che vedi frontalmente) quando vai in bagno, fai la doccia o ti masturbi. Anzi, più spesso la guardi e meglio è, perché così puoi notare subito se c’è qualcosa di strano. Parliamo di qualche protuberanza o punto bianco sulla vulva, ad esempio, o della pelle infiammata attorno all’apertura vaginale (le labbra).

È comprensibile che rilevare qualcosa di insolito nel tuo corpo ti faccia preoccupare un po’, ma la maggior parte delle escrescenze e irritazioni non segnala patologie gravi, quindi non serve andare nel panico leggendo cose strane su Internet! La vulva, la vagina e l’area pubica sono zone sensibili. Per questo, a volte, bastano minuscoli cambiamenti per alterare le condizioni della pelle. Nonostante si tratti spesso di disturbi comuni e temporanei, possono comunque risultare molto fastidiosi.

Tante persone usano la parola “vagina” per riferirsi alle parti intime in generale, ma ricorda che in realtà la vagina è solo il canale della V-Zone, mentre dall’esterno si vedono la vulva e il pube.

Proviamo a capire cosa potresti trovare sulla V-Zone, così saprai riconoscere qualsiasi sintomo e capire se è il caso di rivolgerti a un medico.

Brufoli attorno all’area vaginale

Hai notato dei piccoli rigonfiamenti attorno all’area vaginale e ti chiedi di che si tratta? Sono foruncoli, detti anche brufoli vaginali perché piuttosto simili a quelli che in genere spuntano sul viso. Ad ogni modo, non sono esattamente dei brufoli e in genere si trovano intorno all’osso pubico e all’area vulvare, più che sulla vagina.

Vediamo un po’ di cosa potrebbe trattarsi in concreto:

Peli incarniti

Depilare le parti intime è una scelta personale: ad alcune piace farlo, ad altre no. Quando lo si fa, però, può succedere che dei batteri entrino nei bulbi piliferi, portando alla comparsa di pustole o foruncoletti rossi e irritanti.[1]

Il nome scientifico di questa condizione è follicolite, ma si parla anche di brufoli da rasoio perché spesso (anche se non sempre) è proprio questa la causa. Strano ma vero, non è solo la depilazione a favorire l’ingresso dei batteri nei follicoli. Anche indossare biancheria intima aderente, sudare, grattarsi o strofinare la pelle troppo spesso (come qualsiasi altro tipo di frizione) può far spuntare questi piccoli brufoli.

Questo ti fa già intuire in che modo prevenire la comparsa di peli incarniti. Potrebbe essere una buona idea usare un altro tipo di intimo o smettere di raderti per lenire le irritazioni della pelle. La buona notizia è che, in genere, brufoli vaginali e altri sfoghi vanno via da soli, quindi non hai bisogno di fare nulla. Cerca quindi di non toccarli, altrimenti rischi di peggiorare la situazione!

Dermatite o eczema da contatto

La dermatite o eczema da contatto si verifica quando alcune sostanze chimiche entrano in contatto con la pelle e ne scatenano la reazione. Parliamo di prodotti come saponi, detergenti per il bucato, tessuti o profumi, capaci di alterare il pH della vagina e causare secchezza e/o irritazione generale (ed è per questo che non dovresti mai lavare l’interno della vagina!). Quando la pelle della vulva si irrita, appaiono bozzi simili a brufoli che possono scatenare prurito e/o dolore. [2]

Per curare la dermatite da contatto devi innanzitutto trovarne la causa: è il sapone che usi ogni giorno? O forse l’ammorbidente? O magari il tipo di intimo che indossi? Prova a rispondere a queste domande: smettere di usare un determinato prodotto o tessuto potrebbe aiutarti a evitare ulteriori irritazioni. Dover cambiare, se ci pensi, è un’ottima scusa per comprare dei nuovi capi di biancheria intima o provare un detergente adatto alla pelle sensibile della V-Zone! Nel frattempo, puoi lenire l’infiammazione usando una borsa del ghiaccio o facendo degli impacchi freddi.

Infezioni sessualmente trasmesse (IST)

Protuberanze, prurito e rossore sopra e attorno alla vulva possono segnalare anche la presenza di infezioni sessualmente trasmesse (IST). In particolare, la comparsa di escrescenze e il dolore vulvare sono sintomi comuni di herpes, verruche genitali, sifilide e mollusco contagioso. [3]

Le IST destano preoccupazione e, anche se dovremmo cercare di evitarle praticando sesso sicuro, può comunque capitare di contrarle. Giusto per farti un’idea, ogni giorno se ne trasmettono nel mondo più di un milione. [4] La buona notizia è che spesso le si può curare con farmaci specifici. Se di recente hai avuto rapporti non protetti e avverti un senso di disagio o prurito costante e noti delle escrescenze nell’area vulvare, sarebbe il caso di parlarne con il tuo medico o con un ginecologo. Se l’idea di farti diagnosticare un’IST ti imbarazza, ricorda che i medici sono professionisti (avranno già visto di tutto!) e il loro lavoro è aiutarti a stare meglio offrendoti una diagnosi e tutte le cure del caso. E poi la vulva merita le migliori attenzioni possibili!

Fibromi penduli sui genitali

I fibromi penduli nell’area genitale sono piuttosto comuni. Si tratta di escrescenze di pelle di colore diverso, dal rosa chiaro al marrone scuro. [5] Sono del tutto innocui e non c’è bisogno di asportarli o curarli.

Come trattare le escrescenze nell’area vulvare

Viste le tante possibili ipotesi, notare arrossamenti o escrescenze nell’area vulvare e non sapere di che si tratta è comprensibilmente stressante. Ad ogni modo, dovresti cercare di non farti prendere dal panico e provare a risalire alle cause del problema.

Per iniziare, potresti porti domande come “quale detergente intimo sto utilizzando?”, “quando mi sono depilata l’ultima volta?”, “sto usando un nuovo detersivo per il bucato?” o “di recente ho avuto rapporti non protetti?”. Spesso i brufoli vaginali e le escrescenze sulla V-Zone vanno via da soli, ma se avverti dolore o fastidio non hai motivo di soffrire in silenzio. Anzi, non c’è nulla di male nel chiedere consiglio a un medico.

E se vuoi approfondire l’argomento dell’igiene intima, dai un’occhiata alle pagine in cui parliamo di perdite e di tutto ciò che devi sapere per prenderti cura della V-Zone.

Dichiarazione di non responsabilità medica

Le informazioni mediche riportate in questo articolo sono offerte a scopo puramente informativo e non devono essere utilizzate per effettuare diagnosi o trattamenti. Per avere indicazioni su una condizione patologica specifica, chiedi consiglio a un medico.




[References]

[1]  https://www.emedicinehealth.com/image-gallery/folliculitis_picture/images.htm

[2]  https://www.acog.org/womens-health/faqs/disorders-of-the-vulva-common-causes-of-vulvar-pain-burning-and-itching

[3]  https://www.plannedparenthood.org/learn/teens/ask-experts/whats-that-bump

[4]  https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/sexually-transmitted-infections-(stis)

[5] Ma H, Xia Y, Yin S, Lai W. Giant skin tag on the labium majorum. Int J Womens Dermatol. 2015;1(4):175-176. Published 2015 Nov 6. doi:10.1016/j.ijwd.2015.09.003

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