Diagramma con dicitura V-Zone

Vagina, vulva… V-Zone: impariamo a conoscerla.

Te ne sarai accorta, parliamo molto di V-Zone, ma cosa intendiamo esattamente? Dove si trova e cosa puoi fare per conoscerla meglio?

Con V-Zone ci riferiamo a tutto ciò che riguarda la vagina, la vulva e la parte a forma di V che vedi guardandoti allo specchio. È l’area da cui dipendono innumerevoli sensazioni e fenomeni: piacere, dolore, ciclo mestruale e tutto il resto. 

Il rapporto che ognuna di noi ha con la V-Zone è diverso e può variare di giorno in giorno. D’altronde, è una parte del corpo piuttosto complessa e cercare di comprenderne tutti i sorprendenti dettagli non è affatto semplice. Ad ogni modo, la cosa più importante è imparare a conoscere la V-Zone e capire come prendertene cura. 

Scoprire di più su com’è fatta e come funziona può aiutarti ad amare te stessa. Abbiamo preparato alcuni utili diagrammi: vediamo tutto ciò che devi sapere sulle varie parti della V-Zone e sulle loro funzioni.

Cos’è la vulva?

La vulva corrisponde alle parti superficiali dei genitali femminili, cioè a tutto ciò che puoi vedere da fuori: la porzione esterna della clitoride, detta glande (ne parleremo più avanti), le grandi e le piccole labbra, l’orifizio uretrale (da cui esce l’urina) e l’apertura vaginale (o vestibolo, punto d’ingresso del tuo corpo). A poca distanza c’è il monte di Venere (la parte frontale corrispondente all’osso pubico) e l’ano (da cui fuoriescono le feci). 

Molti chiamano vagina quest’intera area, ma è un errore: la vagina, infatti, è all’interno del corpo (anche di questo parleremo meglio più avanti). 

È importante capire che ogni vulva è unica, con forma e dimensioni differenti. Alcune hanno molti peli, altre sono depilate, ma restano tutte belle e perfette! Sono in particolare le labbra ad avere forme, dimensioni e sfumature di colori diverse, ma è tutto perfettamente normale.

Inoltre, la vulva è un’area estremamente sensibile, quindi è importante seguire una buona routine di cura della V-Zone. Ad ogni modo, ricorda che ognuna ha esigenze diverse, quindi scegli solo le soluzioni più adatte a te e alla tua vulva.

Cos’è la clitoride?

Gran parte della clitoride si trova all’interno del corpo, mentre la porzione visibile è sulla zona frontale della vulva e ha a malapena le dimensioni di una lenticchia. Non che tutto si riduca a ciò che si vede, comunque: continua a leggere per saperne di più. 

La clitoride è composta da 5 elementi fondamentali: innanzitutto, il glande e il prepuzio clitorideo, entrambi visibili dall’esterno. Poi abbiamo il corpo della clitoride, i crura (corrispondenti alle “gambe”) e i bulbi vestibolari, posti all’interno del corpo. 

La piccola parte visibile dall’esterno, il glande della clitoride, è protetta da un lembo di pelle detto prepuzio clitorideo. Hai presente un iceberg? La punta è visibile, mentre il resto della superficie è ricoperto d’acqua. Ecco: per la clitoride vale esattamente lo stesso principio.

Proprio come le labbra, il prepuzio clitorideo può avere dimensioni, forme e sfumature di colore diverse (d’altronde, è l’esatto corrispondente del prepuzio maschile), quindi non serve pensare a come “dovrebbe” presentarsi. Adesso che sai da quali parti è composta, perché non dai un’occhiata alla tua clitoride (e al resto della vulva) con uno specchietto?

Da sempre strettamente connessa al sesso e all’intimità, la clitoride è una parte del corpo estremamente sensibile, infatti contiene più di 15.000 terminazioni nervose. [1] Vista la sua forma, può essere stimolata direttamente, internamente (tramite la vagina) o attraverso altre parti della vulva. L’eccitazione sessuale fa sì che si gonfi, per via del maggior afflusso di sangue ai genitali. Il gonfiore prosegue fin quando non raggiungi l’orgasmo, poi la clitoride torna velocemente a uno stato non eccitato. Roba forte, eh?

La vagina

La vagina è il tubo muscolare che connette la vulva alla cervice (la parte inferiore dell’utero). La si definisce spesso il canale del parto, perché è l’area che il bambino attraversa per venire alla luce. È lunga tra i 7 e i 12 centimetri e si presenta leggermente curva, [2] ma ricordiamo che ogni vagina ha un aspetto diverso. La forma, la dimensione e la tonalità di colore possono cambiare durante il sesso, nelle varie fasi del ciclo e anche nel corso della vita.

Quando hai le mestruazioni, i fluidi scorrono dall’utero lungo la cervice e la vagina, per poi fuoriuscire dal corpo. Alcuni prodotti per il ciclo, come gli assorbenti interni e le coppette, vengono inseriti nella vagina per raccogliere o assorbire i fluidi mestruali. Utilizzarli per la prima volta può sembrarti un po’ impegnativo, ma ti basta fare un po’ di pratica per abituarti. 

La vagina è estremamente elastica: ciò significa che può tenere fermo un assorbente interno, ma anche estendersi al punto da far passare il bambino durante il parto! Il merito è delle pieghe trasversali, o rughe, presenti sulla sua mucosa e che ricordano un po’ le pieghe di una fisarmonica o di una gonna. 

Questa parte della V-Zone si trova all’interno del corpo e conduce alla cervice, all’utero e a ogni altro elemento dell’apparato riproduttivo femminile. Se vuoi scoprire di più su come ciascuno di essi opera in sinergia, continua a leggere.

L’apparato riproduttivo femminile

Ora che ne conosciamo ogni parte, torniamo a esaminare la V-Zone nel suo insieme. L’apparato riproduttivo femminile, così straordinariamente complesso, può riservarti grande piacere e regalarti la gioia di avere figli, ma sa anche farti urlare di dolore!

Ne fanno parte la vagina, le tube di Falloppio, l’utero e gli organi genitali esterni (cioè la vulva). Forse ricordi ancora le lezioni di biologia, o magari ne hai parlato con tua madre, con una zia o un’amica, ma riscopriamo comunque le loro caratteristiche principali.

Ovaie

Le ovaie sono ghiandole ovali posizionate ai lati dell’utero e responsabili della creazione e del rilascio degli ovuli. Inoltre, si occupano di produrre estrogeni e progesterone, ormoni fluttuanti legati alla fertilità e ai sintomi della sindrome premestruale (PMS), quindi anche del tuo umore e dei tuoi stati d’animo.

Tube di Falloppio

Le tube di Falloppio, dette anche ovidotti, collegano le ovaie alla parte superiore dell’utero, dove in genere avviene il concepimento. Le fimbrie, cioè le frange di tessuto poste lungo la parte finale delle tube, contribuiscono poi al passaggio degli ovuli dalle ovaie all’utero.

Utero

L’utero (detto anche grembo o ventre) ospita il feto e ne permette lo sviluppo dopo il concepimento. È suddiviso in due sezioni: la cervice, cioè il canale inferiore da cui entra lo sperma, e il corpo, ossia la parte centrale, che può espandersi fino a mille volte per far spazio al bambino in gravidanza. [3]

C’è poi la mucosa dell’utero, o endometrio, che si ispessisce per nutrire l’ovulo fecondato dopo l’impianto. Quando non c’è alcuna gravidanza, la mucosa e l’ovulo non fecondato attraversano la cervice e la vagina fino al vestibolo, fuoriuscendo sotto forma di sangue durante il ciclo mestruale.

Imparare ad amare la V-Zone

Siamo arrivate alla conclusione: ora hai tutte le informazioni di cui hai bisogno sulla V-Zone, le varie parti che la compongono e l’apparato riproduttivo femminile nel suo insieme. Ci auguriamo che questo ti aiuti a capire meglio come funziona il tuo corpo e a imparare ad accettarlo. C’è molto da assimilare, è vero, ma se hai qualche dubbio non esitare a chiedere chiarimenti a una parente, a una sorella maggiore o a un’amica. E poi ci siamo noi: puoi continuare a esplorare miti e realtà sul sito di Nuvenia.

Dichiarazione di non responsabilità medica

Le informazioni mediche riportate in questo articolo sono offerte a scopo puramente informativo e non devono essere utilizzate per effettuare diagnosi o trattamenti. Per avere indicazioni su una condizione patologica specifica, chiedi consiglio a un medico.



[Fonti]


[1]  https://www.healthline.com/health/womens-health/clitoral-hood

[2]  Anatomy: pelvic viscera. In: Hoffman BL, Schorge JO, Schaffer JI, Halvorson LM, Bradshaw KD, Cunningham FG. Williams Gynecology. 2nd edition. New York: McGraw Hill Medical; 2012. p.928-937. 

[3]  https://www.healthline.com/health/womens-health/enlarged-uterus

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